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Tolentino, una nuova struttura di Residenza protetta

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AnzianoCome si ricorderà la Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, nel perseguimento dei suoi scopi istituzionali, assumendo a suo carico tutti i relativi oneri finanziari ed economici, intende provvedere direttamente alla costruzione ex novo di un immobile, o alla ristrutturazione di un edificio già esistente, allo scopo di realizzare una struttura da dotare, in via prioritaria, di tutte le caratteristiche e funzioni peculiari di una “Residenza Protetta”, presso cui ospitare persone affette da patologie invalidanti e/o degenerative, disabili fisici o pischici, ed altri soggetti appartenenti alle fasce deboli della popolazione della provincia di Macerata.


Il Comune di Tolentino si era impegnato a presentare la propria proposta di collaborazione anche tenendo conto delle linee guida per la predisposizione delle concrete proposte di collaborazione con la Fondazione e aveva predisposto il progetto preliminare generale relativo ai lavori di realizzazione di una “Residenza Protetta” presso l’edificio ex Hotel Marche, ammontante ad un importo complessivo di 5 milioni e 700 mila euro. L’attuale Amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Giuseppe Pezzanesi, nel confermare la volontà di realizzare questa opera, a seguito di ulteriori approfondite valutazioni, ritiene opportuno non utilizzare lo stabile ex Hotel Marche, ma realizzare una nuova struttura in un’area ad esso adiacente di proprietà comunale.

Questa nuova scelta deriva dalle seguenti motivazioni: la necessità di una struttura di Residenza Protetta è divenuta ancora più prioritaria per rispondere alle esigenze del vasto comprensorio pedemontano di questa parte del territorio provinciale, di cui Tolentino rappresenta la collocazione geografica più idonea, anche per la viabilità, per accogliere questo servizio alla persona. Nella proposta già avanzata si indicava come struttura da utilizzare l’Hotel Marche situato nella zona termale di Santa Lucia, tuttavia attualmente non si ha certezza d’uso di questo stabile, proprietà della Regione Marche, per cui si propone una alternativa più idonea rispetto a quella indicata, che risultava molto onerosa come ristrutturazione e collocata verticalmente, tale cioè da non poter offrire l’ottimale funzionalità dei servizi e dall’accoglienza.

Quindi, il Comune di Tolentino propone in alternativa di realizzare ex novo la residenza protetta in un’area di proprietà comunale contigua all’Hotel Marche, sempre nella zona termale che ha un’estensione di ha 4, tale da poter accogliere su un nuovo edificio ad un unico livello una struttura idonea per almeno 100 ospiti, con i relativi servizi e parcheggi, tenendo in considerazione che gli spazi disponibili sono ampiamente adeguati per successivi ampliamenti. Questa è una collocazione sulla collina a margine della città, come detto situata nella zona termale, che può usufruire di facili collegamenti sia con la città di Tolentino (anche attraverso il servizio di trasporto pubblico già esistente per raggiungere il complesso termale) ma soprattutto con un esteso territorio, facilitato dalla presenza della superstrada e della ferrovia e dalla centralità della localizzazione prescelta nel territorio della provincia di Macerata.

La nuova struttura da realizzare occuperà un unico piano, e oltre a risultare meno costosa rispetto alla ristrutturazione dell’edificio esistente, posto su nove piani, è ottimale sia per la gestione dei servizi che per l’ospitalità dei pazienti, con spazi adeguati alle esigenze. La zona prevista si trova a margine della città in un’area verde, disposta su un versante soleggiato e silenzioso.

Queste le linee guida stabilite dalla Fondazione Carima
: il modello di riferimento tecnico-organizzativo della struttura è identificato, in via prioritaria, in quello della “Residenza Protetta”; la Fondazione valuta l’ipotesi di realizzazione di una struttura ex novo, provvedendo quindi alla costruzione di un immobile interamente nuovo, sia l’ipotesi di ristrutturazione di edifici già esistenti purchè compatibili con le esigenze degli utenti cui la struttura è destinata; tenuto conto della capacità ricettiva ipotizzata in circa 80 ospiti – che, secondo valutazioni eseguite sulla base di standard relativi a strutture analoghe, rappresenterebbe la dimensione minima potenzialmente in grado di garantire l’equilibrio economico-gestionale – e per effetto degli standard fissati dalla vigente normativa in termini di mq3.000/4.000, con possibilità di ulteriori ampliamenti e con adiacente terreno di adeguata superficie; la località in cui l’immobile dovrà essere costruito, ovvero su cui insiste l’immobile da ristrutturare, dovrebbe preferibilmente cadere su una zona facilmente raggiungibile in grado di garantire sufficiente quiete agli ospiti, e possibilmente su terreno pianeggiante, con spazi per tutte le necessarie infrastrutture, compreso un adeguato parcheggio e con la possibilità di eventuali ampliamenti successivi; la Fondazione si limiterà esclusivamente alla fase di realizzazione materiale, di edificazione o ristrutturazione dell’immobile, onde mettere a disposizione una struttura pienamente operativa, completa, moderna, efficiente ed in possesso di tutto quanto necessario per essere immediatamente utilizzata secondo gli scopi prefissati; una volta terminati i lavori di costruzione ovvero di ristrutturazione, la Fondazione valuterà se donare l’immobile all’Ente partner dell’iniziativa sul territorio sul quale insiste – che dovrà quindi farsi carico di tutti gli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria – oppure se concederlo in comodato, conservandone quindi la proprietà con il conseguente obbligo a provvedere ai soli oneri di manutenzione straordinaria; la concreta gestione della struttura, prioritariamente secondo il modello della “Residenza Protetta” e l’espletamento di tutte le prestazioni ed attività socio-sanitarie-assistenziali dovranno essere svolte dall’ente donatario – o comodatario – direttamente o anche per il tramite di un terzo soggetto pubblico o privato, che comunque dovrà essere in possesso di idonea organizzazione, professionalità e capacità tecnico-operative in grado di garantire l’efficienza gestionale e la qualità delle prestazioni fornite agli ospiti; nella proposta di collaborazione l’ente deve inoltre specificare: l’eventuale incremento che la realizzazione della struttura potrebbe determinare circa in numero di posti disponibili per l’assistenza e l’accoglienza di soggetti deboli, rispetto alla situazione attuale; l’eventuale incremento occupazionale generato dalla realizzazione della struttura; l’eventuale compartecipazione dell’ente alla spesa di realizzazione della struttura e l’eventuale possibilità di usufruire di finanziamenti di altri soggetti pubblici e/o privati.

dal Comune di Tolentino

Redazione Macerata Notizie
Pubblicato Martedì 7 agosto, 2012 
alle ore 17:25
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