Macabra scoperta vicino l’Hotel House di Porto Recanati: ossa umane di vari cadaveri
Tra i resti potrebbero esserci quelli di una 15enne sparita nel 2010 da Chiaravalle e mai ritrovata
Resti umani, ossa e indumenti, sono emersi durante alcuni controlli della Guardia di Finanza nei terreni attigui al complesso residenziale dell’Hotel House di Porto Recanati, il megacondominio spesso al centro di episodi di cronaca legati a storie di degrado.
Sarebbe un vero e proprio cimitero quello venuto alla luce nel terreno di un casolare vicino all’edificio abitato da migliaia di persone, in buona parte immigrati, le cui storie si fondono tra il percorso di chi cerca una nuova vita provando ad avere le carte in regola per restare in Italia e chi si trova nel nostro Paese da irregolare: un invisibile.
Proprio tra questa intricate rete di storie potrebbero trovarsi le identità delle persone a cui appartengono i poveri resti rinvenuti a Porto Recanati: uomini e donne la cui morte potrebbe non essere stata reclamata da nessuno. Per stabilire tutto questo saranno necessarie indagini, esami del DNA, operazioni di medicina legale, che gli inquirenti hanno già avviato.
Fra questi, secondo le ipotesi formulate dagli stessi inquirenti, impegnati ora in operazioni di scavo per determinare se ci possa essere altro da portare alla luce, si troverebbero anche le ossa della 15enne Cameyi Mossamet, sparita nel 2010 da Chiaravalle e della quale non si ebbe più notizia, nonostante le indagini condussero proprio all’Hotel House, prima di fermarsi in un vicolo cieco. Tra gli indumenti ritrovati in un pozzo, ce ne sarebbero alcuni appartenuti alla ragazza scomparsa.
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