Sit in in piazza della Libertà a Macerata, sono i disabili a protestare
Il taglio dei fondi per l'assistenza deciso a settembre 2016 sta creando molti problemi
Sit-in in Piazza della Libertà a Macerata, nella mattinata di sabato 18 febbraio. A ritrovarsi in piazza sono stati circa una ventina di disabili, dopo le decisioni prese a settembre 2016 con una direttiva ministeriale.
L’ evento è stato organizzato dall’Associazione nazionale mutilati ed invalidi civili (Anmic), dall’Associazione Genitori e Figli per mano, dal Gruppo Genitori per la vita di Macerata, dall’Associazione consumatori utenti delle Marche, dall’Associazione Inquilini Marche, dalla Confederazione Unitaria di Base delle Marche, dall’Albero della Sibilla Onlus, dall’Oltre di Jesi e dal Comitato Montinari delle Marche.
Attraverso questo nuovo provvedimento c’è stato un taglio dei contributi destinati all’assistenza per i disabili. La direttiva, per di più, ha effetto retroattivo, quindi niente contributi nemmeno per il 2016. Secondo i criteri stabiliti, avrebbero diritto ai contributi, soltanto coloro che su una scala di disabilità da 1 a 10, avrebbero un livello pari a 9, dove 10 praticamente è la morte.
Quindi, queste persone rischiano di trovarsi senza niente in mano e soprattutto privati dell’assistenza che è necessaria. In risposta alle proteste, il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, ha detto che la Regione provvederà, in accordo con i Comuni, ad individuare quei casi che necessitano dell’assistenza nonostante non siano al livello 9. Ora il destino delle domande fatte è nelle mani dei consulenti regionali.
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