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Macerata, assegnati contributi alle donne lavoratrici

Donne al lavoroLa Provincia ha distribuito a 68 donne i voucher di servizio corrispondenti ad un valore di 197 mila euro che aiuteranno le assegnatarie a conciliare vita familiare e lavoro.


 

Sono 68 le donne residenti in diversi Comuni della provincia di Macerata che hanno ottenuto i “voucher di servizio” finalizzati a conciliare i tempi di vita e di lavoro. Complessivamente i contributi assegnati ammontano a 197 mila euro. Le graduatorie sono state pubblicate dalla Provincia, che lo scorso 9 luglio aveva emanato il relativo bando. L’intervento, già previsto nel Piano provinciale per la formazione professionale e le politiche per il lavoro a suo tempo predisposto dalla Giunta provinciale ed approvato lo scorso maggio dal Consiglio, consiste in un contributo (voucher) sulle spese effettivamente sostenute dalle donne, lavoratrici, in cerca di lavoro o che frequentano corsi di formazione o di aggiornamento, per i servizi di cura e assistenza a familiari e parenti, acquisiti e conviventi, quali i figli minori fino ai 12 anni, anche adottati o in affido, disabili o anziani non autosufficienti. L’importo concesso è  stato determinato sulla base del reddito familiare e varia  tra un minimo di 1200 e ed un massimo di 2000 euro per ogni minore o disabile o anziano assistito.

La finalità del bando è stata quella di evitare che gli impegni familiari condizionino o compromettano la proiezione delle donne nel mondo del lavoro.
Le graduatorie con i contributi economici assegnati sono due: una, che comprende 29 nominativi, per complessivi 80 mila euro, è relativa ad un progetto a carattere provinciale; l’altra (39 nominativi per complessivi 117 mila euro) è relativa a donne residenti in alcuni Comuni della provincia che partecipano ai progetti integrati di conciliazione tempi di vita e di lavoro approvati dalla Regione e precisamente: Civitanova Marche, Corridonia, Macerata, Montelupone, Petriolo e Potenza Picena.

La Provincia si è riservata la possibilità di integrare entrambe le graduatorie con altri nominativi al momento rimasti esclusi, utilizzando – purché sussistano le condizioni soggettive delle richiedenti – ulteriori fondi per oltre 40 mila euro

dalla Provincia di Macerata

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