È stata inaugurata oggi alle ore 18,00, presso il teatro Annibal Caro, la mostra di David Rubinger, fotoreporter di fama mondiale, allestita presso lo spazio multimediale “San Francesco” di Civitanova Alta (piazza della Libertà).

 

Al teatro Annibal Caro di Civitanova Marche è stato tagliato il nastro della mostra del fotografo israeliano di fama mondiale David Rubinger, allestita presso lo spazio multimediale “San Francesco” di Civitanova Alta (piazza della Libertà).
Al taglio del nastro ha partecipato lo stesso autore, presenti il vicesindaco di Civitanova Claudio Morresi, l’Ambasciatore Ghideon Meir, i responsabili del Dipartimento Cultura dell’Ambasciata di Israele a Roma, il giornalista Clemente Mimun, e il direttore della Pinacoteca Moretti, Enrica Bruni che ha organizzato l’evento, in collaborazione con l’Azienda Speciale Teatri di Civitanova, l’Associazione Golda Meir e con il patrocinio dei Ministeri per i beni e le Attività Culturali, della Provincia di Macerata, dell’Ufficio Scolastico regionale di Ancona, del Sistema Museale della Provincia di Macerata.

Sono in esposizione per l’occasione 71 scatti, stampati in bianco e nero e colori su vari formati, con i quali si è voluto documentare la storia recente che ha toccato la nostra civiltà segnandola dolorosamente; storie quotidiane, straordinarie ed intense, che fanno nascere il desiderio di approfondire un difficile e tragico presente. “Questa iniziativa – ha detto il direttore Enrica Bruni – è un evento artistico che apre una finestra sul moderno reportage giornalistico, un’occasione svegliare l’interesse per l’approfondimento sulla fotografia in quanto arte della modernità, aprire con un “clic”, un dialogo riflessivo e costruttivo sulla cronaca e sulla storia, dolorosa e ingrata, che vede ancora una parte del mondo tormentata da tanta sofferenza”.
La mostra resterà aperta al pubblico tutti i venerdì, sabato e domenica fino al 30 maggio, dalle ore 17,00 alle ore 20.00.

Catalogo in mostra € 20,00.

David Rubinger, nato a Vienna nel 1924, fuggì ragazzo dalla Germania nazista e si stabilì in Palestina. Il padre scampò alle persecuzioni razziali, ma la madre morì nell’Olocausto. Da giovanissimo, durante le vacanze a Parigi, una ragazza francese gli regalò una machina fotografica,  un regalo che segnò tutta la sua vita. Ha lavorato per riviste prestigiose e per più di 50 anni per il Time-Life. Nel 1997, ha ricevuto il Premio Israele la più alta onorificenza dello Stato. Tantissimi gli scatti che hanno fatto il giro del mondo: citiamo per tutte la foto di papa Giovanni Paolo II al Muro del Pianto.

dal Comune di Civitanova Marche