Investimenti in paradisi fiscali: evasione fiscale per decine di risparmiatori
La Gdf di Porto Recanati smaschera rete abusiva in tutta Italia, una denuncia e sanzioni per i privati coinvolti

Promettevano ai propri clienti investimenti vantaggiosi verso Singapore, uno dei noti paradisi fiscali, senza averne l’autorizzazione. E’ quanto hanno portato alla luce i finanzieri di Porto Recanati che hanno, dopo articolate indagini in campo economico-finanziario, smascherato una rete di soggetti che operava in tutto il territorio nazionale.
Le fiamme gialle, nell’ambito delle attività di contrasto all’abusivismo nell’esercizio finanziario e nella gestione e raccolta dei risparmi dei cittadini, hanno monitorato i flussi finanziari: gli investimenti erano spacciati come vantaggiosi e redditizi, da eseguire mediante bonifici diretti a Singapore. Ma le operazioni finanziarie ed i flussi di denaro non seguivano vie regolari e all’insegna della trasparenza: le transazioni di denaro avvenivano infatti per il tramite di una società con sede a Londra, per poi approdare nel “paradiso fiscale”.
Le indagini, che hanno avuto anche una proiezione internazionale, hanno consentito agli investigatori di individuare e seguire le tracce dei reati che generano profitti illeciti, nonché gli effettivi mittenti e beneficiari delle somme movimentate, recuperando a tassazione circa sei milioni di euro, con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di una persona.
Decine i risparmiatori privati coinvolti, per i quali, oltre a scattare pesanti sanzioni amministrative, conseguenti al mancato rispetto degli obblighi dichiarativi per gli investimenti e le attività di natura finanziaria detenute all’estero, c’è anche il rischio non solo di non ricevere gli attesi guadagni ma addirittura la perdita dei capitali investiti, per essersi rivolti ad operatori non abilitati.
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