Truffa a una malata di sla di Macerata: rinviato a giudizio
Una 41enne ingannata con la promessa di rientrare in una sperimentazione scientifica presso un centro di Gerusalemme
Avrebbe promesso una costosa sperimentazione medica a una donna malata di sla, “spingendola” a una colletta tra amici e parenti per potersi permettere la cura, il viaggio e il soggiorno a Gerusalemme. Salvo poi non farsi più trovare una volta intascati i soldi.
E’ quanto viene contestato a un rumeno di 70 anni, A.L., residente a Montecassiano e rinviato a giudizio per truffa aggravata. L’uomo, nel 2012 si finse medico ebraico e contattò una 41enne maceratese malata di sclerosi laterale amiotrofica, promettendole una sperimentazione scientifica che l’avrebbe curata. In cambio di soldi.
La vicenda ha avuto inizio nel 2012 quando informò la donna dell’esistenza di una cura per la sla presso un centro medico di Gerusalemme. Grazie ai contatti dell’uomo, la maceratese sarebbe potuta rientrare tra i pazienti che avrebbero sperimentato la nuova cura che assicurava la completa guarigione. La cura aveva un costo di 4.700 euro: la famiglia maceratese aveva iniziato una colletta tra parenti e amici per poter sostenere le spese del viaggio, del soggiorno e della cura presso il centro a Gerusalemme.
In realtà la donna venne sottoposta a una semplice visita medica in lingua inglese. Nel gennaio 2013 arrivò la comunicazione da Gerusalemme che la donna maceratese non sarebbe rientrata tra i pazienti della sperimentazione. Dopo aver ricontattato l’uomo per farsi restituire i soldi, però, non si arrivò ad alcun risultato. La spesa per viaggio, soggiorno e per la fantomatica cura superò i 15mila euro, motivo per cui la coppia di Macerata si è costituita parte civile nel processo contro il 70enne che è stato rinviato a giudizio nel febbraio 2017.
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