Appropriazione indebita, imprenditore di Civitanova condannato al risarcimento
Otto mesi di reclusione in primo grado ma la difesa respinge ogni accusa e si muove verso l'appello
Vende l’azienda ma la priva di risorse. E’ ciò di cui è accusato un 69enne civitanovese, condannato, lunedì 22 febbraio, in primo grado dal tribunale di Macerata per appropriazione indebita a otto mesi di reclusione.
I fatti risalgono al 2009 quando l’uomo cedette la sua società di cui era socio unico a un’altra ditta: poco prima del passaggio notarile però – questa è la tesi dell’accusa sostenuta dal pm Rocco Dragonetti – le casse vennero svuotate con due consistenti prelievi senza apparente giustificazione. Accusa che l’imputato nega in ogni sua parte.
L’udienza si è conclusa con la condanna dell’uomo a otto mesi di reclusione e al pagamento di una sanzione da 500 euro, in attesa che in sede civile venga stabilito il risarcimento.
La difesa ha già espresso volontà di ricorrere in appello.
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