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Presentato a Visso il libro “I saperi nascosti dove dorme la neve”

PresentazioneSi è tenuta oggi, presso la sede del Parco, la presentazione del libro “I saperi nascosti dove dorme la neve – Dialogo tra i saperi tradizionali e le scienze del territorio”.


Il volume, edito dall’Assemblea legislativa della Regione Marche, è composto da moltissime testimonianze dirette che gli autori – Daniele Re, Francesco Capocasa, Raffaele Severi e Stefano Treggiari – hanno raccolto in quasi sette anni di lavoro, coinvolgendo più di mille persone in una imponente ricerca che ha toccato 45 comuni dell’area montana e collinare dei Sibillini.

Massimo Marcaccio e Sergio Fabiani, Presidente e Vice Presidente del Parco, nell’aprire la conferenza stampa hanno ricordato l’impegno che l’ente ha assunto in questi ultimi mesi: “Da tempo siamo in contatto assiduo con i comuni, con le province e con la Regione per valorizzare tutti gli aspetti culturali del territorio partendo proprio dalle grandi suggestioni che la figura della Sibilla è in grado di evocare. Esiste già un progetto di ottimizzazione della rete sentieristica – ha aggiunto Marcaccio – che sicuramente valorizzerà tutta la zona del monte Sibilla, ma è prevista anche una riqualificazione ambientale del sito, con la messa in sicurezza della Grotta e la pulizia dell’area circostante”.

Al di là degli aspetti pratici, sia Massimo Marcaccio che il Presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche hanno sottolineato il grande richiamo culturale delle tradizioni del territorio dei Sibillini e hanno ricordato il rinnovato interesse di moltissimi studiosi verso la figura della Sibilla, non ultimo quello di Franco Cardini, uno dei più autorevoli medioevalisti italiani.

Francesco Capocasa e Stefano Treggiari – i due autori presenti alla conferenza stampa – hanno evidenziato come il volume presentato oggi costituisca un vero e proprio patrimonio da cui potrebbero partire moltissimi progetti di riscoperta e valorizzazione delle tradizioni e dei saperi locali. Una sorta di tesoro immateriale, quindi, che non solo ha rischiato di andare perduto ma che potrebbe, oggi, essere riscoperto in un’ottica di sviluppo sostenibile.

La presentazione del libro si è  conclusa con la consegna di una bellissima statua bronzea della Sibilla appenninica che lo scultore Floriano Ippoliti ha donato al Presidente del Parco.

Dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini

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