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Bilancio sociale delle associazioni di volontariato presentato in un convegno all’Università

VolontariatoIl 13 ottobre si terrà il convegno “Social reporting nelle organizzazioni di volontariato”, organizzato dal Centro servizi per il volontariato in collaborazione con la Facoltà di Economia dell’Università di Macerata, durante il quale saranno presentati i Bilanci sociali del Centro di ascolto Caritas Macerata e dei Gruppi di volontariato vincenziano (GVV) Marche.

Il Centro servizi per il volontariato (Csv) ha recentemente concluso il percorso di accompagnamento alla redazione del Bilancio Sociale (Social Reporting) di due associazioni, il Centro di ascolto Caritas Macerata e i Gruppi di volontariato vincenziano (GVV) Marche che sarà presentato durante un convegno organizzato in collaborazione con la Facoltà di Economia dell’Università di Macerata il prossimo 13 ottobre.

L’evento, che sarà intitolato “Social reporting nelle organizzazioni di volontariato” si svolgerà dalle 17.30 alle 19.30 nell’aula E della Facoltà di Economia in piazza Strambi 1: interverranno Enrico Marcolini, presidente del Centro d’ascolto Caritas e presidente del Csv Marche; Paola Agnani, presidente GVV Marche; Davide Alessandrelli, responsabile dell’area consulenza del Csv, Patrizia Camilletti, Hepta Consulenza-area controllo di gestione e bilancio sociale. Sarà gradito ospite dell’incontro mons. Claudio Giuliodori, vescovo di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia; porteranno i loro saluti il sindaco di Macerata, Giorgio Meschini e l’assessore al Bilancio della Regione Marche, Pietro Marcolini. A coordinare il convegno sarà Katia Giusepponi, della Facoltà di Economia dell’Università di Macerata.

Il Bilancio Sociale è uno strumento di rendicontazione sociale con il quale l’associazione di volontariato ha la possibilità di comunicare il proprio operato in ragione della propria identità e della propria missione con l’obiettivo di rendere conto della gestione in maniera oggettiva e trasparente a tutti i portatori di interesse (volontari, utenti, cittadinanza, istituzioni, collaboratori e altri ancora).

“Redigere il bilancio sociale – dice Enrico Marcolini, presidente del Centro d’ascolto Caritas – significa poter esprimere i valori e l’identità dell’associazione di volontariato e verificare come questi si traducono in agire concreto ricostruendo una visione integrata del proprio operato e degli effetti sociali determinati. In questi anni la nostra associazione ha cambiato la tipologia dei suoi interventi perché sono cambiate le povertà e le esigenze del territorio. Da quando abbiamo cominciato, nel 1989, siamo passati da un servizio di sola accoglienza, diretto prevalentemente agli immigrati in difficoltà, a progetti avanzati di accoglienza di donne maltrattate con figli a carico; dalla fornitura di pasti e viveri a un dopo-scuola organizzato per bambini di famiglie straniere o monoparentali; dall’ospitalità data per qualche notte all’ideazione di percorsi di integrazione degli immigrati nella società maceratese. E questo per fare solo degli esempi: certo non siamo riusciti a risolvere tutti i problemi ma abbiamo cercato di migliorare i nostri servizi in base alle sollecitazioni che ci arrivavano”. 

Per Paola Agnani, presidente GVV Marche, “il Bilancio sociale che abbiamo redatto, il secondo della nostra storia, è un impegno morale ed etico nei confronti dei nostri interlocutori. La nostra azione dipende dal lavoro dei volontari e dai contributi dei benefattori: abbiamo sentito che era doveroso rendere conto della nostra missione e visione e pensiamo che sia educativo far vedere come viviamo in concreto i nostri valori, anche cristiani. Nella nostra associazione c’è stata una svolta negli ultimi anni: abbiamo abbandonato l’assistenzialismo pietistico e interveniamo conoscendo bene quali sono i bisogni del territorio e anche le carenze di risposte che a volte si registrano da parte delle istituzioni. Nel nostro Bilancio sociale c’è la storia di tanta gente, dei nostri duecentosessantuno volontari attivi, per la maggior parte non giovani, che si sono impegnati in ben 34.157 ore di servizio, e della loro forza, che dipende dallo stare insieme e dall’essere organizzati”.

Dal Centro di Servizio per il Volontariato – A.V.M.

Redazione Macerata Notizie
Pubblicato Giovedì 8 ottobre, 2009 
alle ore 0:24
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