Il Trofeo Lodovico Scarfiotti all’ascolano Fabrizio Peroni del team Pomozzi
Il nuovo re della montagna è Peroni Fabrizio che a bordo della sua Lucchini Honda domenica 14 settembre è risultato il vincitore assoluto del XVIII°“Trofeo Lodovico Scarfiotti”. La pioggia che tanto preoccupava e sembrava quasi scontata ha rispettato questo storico evento e si è fatta vedere solo alla fine delle due gare. Entusiasmo alle stelle nella scuderia Team Pomozzi di Ascoli, è Fabrizio Peroni veramente soddisfatto del successo ottenuto a Sarnano
“Dopo le prove avevo il terzo tempo assoluto, ma mi ero risparmiato anche a causa della pioggia. Non aveva senso rischiare. La pioggia invece non c’è stata e nella prima gara ho percorso il tracciato in 2 minuti e 44, pur prendendo una pietra, quasi subito, alla partenza. Nella seconda gara all’ultimo tornante ho sentito che qualcosa si è rotto, la frizione o l’autobloccante e ci ho messo 4 secondi in più, ma alla fine il bello è che ho vinto il Trofeo Lodovico Scarfiotti”. Peroni aveva avuto modo di assistere alla Sarnano Sassotetto prima che si interrompesse, a quei tempi lui correva con il kart. “Ora ho il piacere di essere il primo vincitore della nuova serie – continua Peroni – ed è un bell’onore. Il tracciato è molto bello. Avrei potuto percorrerlo in 2 minuti e 40 secondi se non avessi avuto i problemi accennati sopra. Però non c’è che dire è una gara bella, con molta pendenza e dove non devi mai alzare il piede dall’acceleratore”. Allora ora si sente il “Re della montagna”? “No, il re della montagna è solo lui – risponde Peroni – Mauro Nesti che ha già vinto sette Sarnano-Sassotetto”. La seconda piazza è andata a Fabrizio Fattorini, a bordo di una Osella PA21 Honda. Nella prima gara ha tagliato il traguardo con 2 minuti e 52 e nella seconda con 2 minuti e 44. “Peccato – sottolinea dispiaciuto Fattorini – sono soddisfatto per il secondo posto ma mi sarebbe piaciuto molto potermi aggiudicare il trofeo Lodovico Scarfiotti. In compenso ho la soddisfazione di aver passato un buon fine settimana e di tornare a casa oltre che con il secondo posto anche con il record della pista. Ringrazio tutti per l’ottima accoglienza e l’organizzazione”. Stanislao Bielanski di Avezzano, anche lui del Team Pomozzi di Ascoli, è arrivato terzo e anche lui ha potuto contare su una fascinosa Lucchini SP 98 BMW.”E’ stato bellissimo – dichiara Bielanski – ho trovato una Sarnano-Sassotetto all’altezza della sua tradizione. E’ una gara sicura e con un asfalto ottimo. Sono soddisfatto del mio terzo posto, visto che mi sono trovato con una macchina che aveva ancora qualcosa da mettere a punto. Se è possibile per il prossimo anno sarebbe più pratica una partenza più bassa e più vicina ai paddock”
La magia della Sarnano-Sassotetto ha colpito al cuore i piloti veterani della pista e i giovani che ne conoscevano la leggenda. La mitica corsa è ripartita con il piede giusto grazie al nuovo passo deciso dell’Aci di Macerata. Il presidente Giovanni Battistelli ha ritenuto che non esistesse miglior modo per ricordare il pilota Lodovico Scarfiotti, a 40 anni dalla sua morte, se non facendo ripartire la corsa che porta il suo nome. Un messaggio subito accolto dal sindaco di Sarnano, Federico Marconi, che si è messo immediatamente in moto e dal presidente della Provincia di Macerata, Giulio Silenzi, che ha sistemato la strada a tempo di record.
Questo fine settimana dopo oltre 20 anni, sulle pendici dei monti Sibillini, sono tornati a rombare i motori, con il ritorno della Sarnano-Sassotetto, che finalmente ha trovato un nuovo vincitore da registrare nel suo albo d’oro. L’ultima volta, nel giugno del 1985, fu Ezio Baribbi a trionfare. A fare da apripista il pluricampione Mauro Nesti: 7 vittorie alla Sarnano-Sassotetto. Il Trofeo Lodovico Scarfiotti riparte dalla XVIII° edizione e con un percorso ridotto rispetto alle gare degli anni ’70. Gli 86 piloti sono partiti in località Piobbico (817 metri sul livello del mare), per arrivare a Fontelardina (1.274 metri sul livello del mare). A differenza delle precedenti edizioni (12 km), stavolta il tracciato misurava 5,420 km (dislivello di 457 m). La pendenza media si avvicinava all’8%, e i piloti hanno dovuto affrontare sette tornanti.
comunicato stampa
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