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Illuminazione di nuova generazione a Macerata, previsti interventi per almeno 400.000 euro

Siglata un'intesa tra amministrazione comunale e Accademia delle Belle Arti

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Presentazione del nuovo light previsto a Macerata

Una nuova cultura della luce illuminerà la città. Infatti, partirà dallo Sferisterio il percorso che apporterà significativi contributi nella lettura degli spazi cittadini, ma soprattutto nella valorizzazione delle diverse identità dei principali beni culturali di Macerata, attraverso interventi di light design in grado di cogliere sia l’aspetto artistico sia architettonico dei luoghi più belli della città.

Si tratta di un nuovo progetto di illuminazione – presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla presenza del sindaco Romano Carancini, degli assessori alla Cultura e ai Lavori Pubblici Stefania Monteverde e Narciso Ricotta, del direttore e del presidente dell’Accademia di Bella Arti Rossella Ghezzi ed Hevio Hermas Ercoli e della docente di Light designFrancesca Cecarini –  focalizzato sull’identità e sul carattere dei luoghi e sul senso di appartenenza dei cittadini, che entra a far parte del piano della bellezza della città che ha visto in questi anni l’Amministrazione comunale impegnata in importanti interventi come l’operazione su Palazzo Buonaccorsi, la realizzazione dell’orologio planetario della Torre dei tempi, il recupero dello storico immobile dell’ex GIL e prossimamente anche della Palazzina delle Terme della Biblioteca Mozzi Borgetti e la riqualificazione dell’area Rossini e, come ha affermato più volte il sindaco Carancini “non è un semplice progetto ma un percorso che sta dentro una visione di città.”

“Ci sono tappe di un’amministrazione pubblica che segnano più di altre la visione di città – interviene il sindaco Romano Carancini -. Vedere la trasformazione e soprattutto restituire alle persone e ai cittadini l’emozione della bellezza toccata dagli occhi è il luogo dove vogliamo arrivare. Oggi il racconto che precede quell’attimo prossimo vuole testimoniare la soddisfazione per il profondo lavoro che Amministrazione e Accademia di Belle Arti di Macerata hanno fatto insieme l’una al fianco dell’altra. Illuminazione non solo come efficienza energetica. Ora esploriamo una luce notturna che illumini i luoghi dell’anima della città, ne scopra il fascino spesso nascosto, sconfigga l’abitudine all’indifferenza, sorprenda i cittadini nell’accorgersi di vivere in un luogo diverso. Un entusiasmante viaggio dentro al dialogo tra luce e luoghi, tra bellezza e città, grazie anche all’Accademia di Belle Arti di Macerata alla quale abbiamo chiesto di studiare e progettare una visione generale e coerente dei luoghi di città (LDS – Light Design Strategy) e subito dopo del suo luogo simbolo, lo Sferisterio. Voglio dire grazie all’Accademia di Macerata partner ideale di lavoro con la quale lo scambio continuo e reciproco di competenze, energie e passioni hanno prodotto un risultato di cui siamo fieri.”

Un progetto di riqualificazione di beni culturali storico-architettonici – dopo l’anteprima con la nuova illuminazione del Monumento ai Caduti realizzata grazie al progetto pubblico – privato Mac Light in sinergia con il Rotary Club Matteo Ricci – che si materializzerà attraverso l’ideazione artistica di progetti di Light Design affidati all’Accademia di Belle Arti di Macerata, nell’ambito del piano Light Design Strategy, già redatto dall’istituto maceratese per la nuova strategia di illuminazione.

“Sono tanti i motivi di soddisfazione. Abbiamo investito sull’illuminazione architetturale per la valorizzazione del patrimonio culturale, e l’abbiamo fatto con uno dei centri culturali d’eccellenza della città, l’Accademia delle Belle Arti. Inoltre, è un altro step importante di Macerata Capitale della Cultura. Bene illuminati i luoghi d’arte e la città storica sono esaltati nella loro bellezza per la comunità che ci vive e per i turisti che vengono a visitarli – sottolinea Stefania Monteverde, assessora alla Cultura -. E c’è anche la soddisfazione di dare una nuova luce allo Sferisterio in questo anniversario speciale, a duecento anni da quel 1819 quando i cento cittadini maceratesi si impegnarono a posare la prima pietra di questo edificio straordinario che fa della città di Macerata una speciale città creativa.”

La realizzazione del progetto è possibile grazie alla stipula di una convenzione tra il Comune e l’Accademia di Belle Arti, finalizzata a una reciproca collaborazione per il progetto di riqualificazione, che rientra in quanto previsto dalla Strategia di sviluppo urbano sostenibile del Comune di Macerata “ITI IN-NOVA Macerata”, finanziata nell’ambito del POR FESR Marche 2014/2020, in particolare nel quadro degli interventi di “Illuminazione per l’efficientamento e la riqualificazione del paesaggio urbano” .

“Nella collaborazione tra l’Accademia di Belle Arti e il Comune di Macerata – afferma il direttore dell’Accademia di Belle Arti, Rossella Ghezzi – si concretizza un rapporto di confronto qualitativo con il territorio a dimostrazione di una volontà condivisa di cooperare ad un progetto unitario che valorizzi, con un innovativo intervento di illuminazione, una nuova “visione” del patrimonio artistico e architettonico di cui tutti noi siamo detentori. Si evidenziano così le specifiche professionalità della docenza della Scuola di Light Design, unica in Italia nel segmento accademico, e l’opportunità di rendere esplicite le competenze acquisite dagli studenti/sse a dimostrazione della qualità artistico-culturale degli Istituti di Alta Formazione di cui l’Accademia è rappresentante. La cooperazione tra il Comune di Macerata e l’Accademia – conclude la Ghezzi –  è la dimostrazione di come gli “obiettivi comuni per valorizzare un patrimonio comune”, possano essere un esempio di condivisione di intenti nella continuità, confronto, partecipazione e qualità.”

Per quanto riguarda la Light Design Strategy struttura la documentazione per l’analisi degli spazi urbani che fanno parte dell’area d’intervento, sviluppa il concept artistico che definisce le linee guida della strategia, fissa e indica i criteri generali di progetto della luce, necessari a valorizzare la città, secondo un piano organico di azioni.

I progetti artistici, che verranno portati avanti attraverso un lavoro sinergico tra l’Accademia e il servizio Servizi tecnici del Comune, riguarderanno alcune aree d’intervento già individuate dall’Amministrazione in base ad uno specifico cronoprogramma. Infatti, dopo quello che a breve interesserà l’Arena Sferisterio, la time line prevede, per quanto riguarda la zona di piazza della Libertà, progetti di light design per il Palazzo del Comune, la Loggia dei Mercanti, il Palazzo del Governo, la chiesa di San Paolo, il Teatro Lauro Rossi, Palazzo Amici, Palazzo Rotale a cui vanno ad aggiungersi la cinta muraria, Porta San Giuliano, Porta Montana, corso Cavour,  Porta Montana, Porta Convitto e vicolo Consalvi che, attraverso la light art, diventerà una sorta di galleria a cielo aperto.

“Con i nuovi interventi di light design – conclude l’assessore ai Lavori pubblici, Narciso Ricotta –  prosegue anche il progetto di miglioramento di efficienza energetica degli impianti di pubblica illuminazione iniziato con la sostituzione, in molti quartieri della città, delle vecchie lampade a sodio con quelle a led. Siamo passati da interventi dalla luce funzionale a quella architetturale per valorizzare i luoghi più belli della città. Per lo Sferisterio, compreso l’intervento di restyling della piaggetta di accesso al monumento, Porta Mercato e corso Cairoli l’investimento è di 400.000 euro.

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