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Camerino, appuntamento con Giovanni Lindo Ferretti all’Auditorium Benedetto XIII

Lo spettacolo "Terre in moto", parte del progetto "Marche inVita", avrà luogo sabato 17 marzo alle ore 21.15

Giovanni Lindo Ferretti

Giovanni Lindo Ferretti sarà in scena sabato 17 marzo all’Auditorium Benedetto XIII con «Terre in Moto. Recital per voce e violino». L’appuntamento, fuori abbonamento nel cartellone realizzato da Comune e AMAT, rientra nel progetto AbitiAMO le Marche nell’ambito di “Marche inVita. Lo Spettacolo dal Vivo per la rinascita dal sisma” proposto e realizzato da AMAT e CMS Consorzio Marche Spettacolo per l’Accordo di Programma fra MiBACT e Regione Marche e nell’ambito della rassegna musicale “Klang. Altri Suoni, altri Spazi”.

Fondatore di gruppi storici del rock italiano degli anni ‘80 e ‘90 fra cui CCCP, C.S.I. e P.G.R., Giovanni Lindo Ferretti incontra il pubblico camerte in questo intenso recital, accompagnato dal violino di Ezio Bonicelli, dove le parole, dense di storia lunga secoli, sono recitate, salmodiate e cantate. Una riflessione personale sulla vita, sull’Appennino, sulla montagna, sulla sua gente, su un’Italia appenninica – la nostra – che sta frantumando tra polvere e macerie il suo patrimonio storico e culturale e sta disperdendo le sue genti. Ma che ai borghi e ai paesi ha indissolubilmente legato la propria esistenza. Anche nella fatica quotidiana.

«Sono le persone ad essere essenziali – scrive Ferretti – tutto il resto si ricostruisce. Per quel che si può, come si riesce.  Sul mio ritorno a casa sui monti ho ridisegnato la mia quotidianità, il mio sguardo sulle cose, il mio operare privato e pubblico. Qui, sull’Appennino settentrionale, tutto come sempre. Stabile. Quando penso male: si sta tra il moribondo e un trapasso già avvenuto ma non comunicato. Quando penso bene penso il rispetto per i morti e la gioia di guardare i bimbi crescere. Qui nemmeno l’eco di un tremolio, in superficie. Dentro, nel cuore nell’anima, l’eco si fa strada e si diffonde contagioso tra il non volerci pensare e la speranza di farla franca. Abitiamo una linea di frontiera del tempo che era lo spazio di una civiltà. È la nostra piccola patria. Facciamo argine all’abbandono puntellando qua e là le esigenze dell’abitare inventando economie marginali, di sussistenza. Sopravvivere è già un risultato dignitoso, non scontato. Ci gratifica il paesaggio: la combinazione di geografia e di storia, una ricchezza culturale ed artistica che non ha eguali. Anche dove non c’è niente da vedere, da visitare, se ne percepisce la presenza. È un legame che non si crea di propria volontà, la volontà poi serve ma non basta. È un legame che ci possiede e si scopre, riscopre, si accetta – languida catena, generazione su generazione – qualcosa di indefinibile ma concreto nel sentire e materico nel fare che non vuole e non può essere ridotto alla custodia di un museo a cielo aperto. Almeno non ancora».

Biglietti di posto unico numerato a 5 euro, in vendita alla biglietteria dell’Auditorium aperta il giorno precedente lo spettacolo dalle 17 alle 19 e il  giorno di spettacolo dalle ore 18 in poi.

Informazioni e prenotazioni al tel. 320/4346883, Ufficio Cultura Comune di Camerino via Le Mosse, 19 tel. 0737/632440 cultura@camerino.sinp.net, AMAT 071/2072439 amatmarche.net e Call Center dello spettacolo delle Marche tel. 071/2133600. Prevendite nelle biglietterie del circuito AMAT/Vivaticket, on line vivaticket.it.

 

Inizio ore 21.15

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