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Unicam: continuano i ritrovamenti archeologici a Collecurti

Prosegue la campagna di scavi a Serravalle di Chienti

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Anche quest’anno l’Università di Camerino ha proseguito la campagna di scavi nel territorio di Collecurti nel Comune di Serravalle di Chienti (MC) ed i risultati non si sono fatti attendere. Gli studenti Unicam iscritti al corso di laurea in Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali, supportati dal personale del Museo delle Scienze di Unicam, hanno lavorato attivamente allo scavo paleontologico presso la zona di Collecurti proseguendo un lavoro iniziato alla fine degli anni ’80 e riaperto grazie alla collaborazione della Soprintendenza Archeologica delle Marche e del Comune di Serravalle di Chienti.

Anche quest’anno lo scavo ha riportato alla luce più di 80 reperti, quasi tutti riconducibili all’ippopotamo (Hippopotamus antiquus), oltre ad un molare di cervo gigante (Megaceroides verticornis), così chiamato per la sua imponente altezza, pari circa a due metri – afferma il dott. Alessandro Blasetti del Museo delle Scienze di Unicam. – Il ritrovamento di questi reperti è una conferma del cambiamento climatico avvenuto in questa zona circa un milione di anni fa: sia l’ippopotamo che il cervo, infatti, oltre ad elefanti, rinoceronti e molti altri animali, vivevano alle sponde del lago che occupava la conca dove attualmente vengono effettuati gli scavi. Quest’anno abbiamo trovato alcuni reperti molto interessanti come un arto completo (ulna-radio, omero ed altre ossa della zampa anteriore) e poi numerosissime costole. Speriamo di poter continuare il prossimo anno a scavare e poter riportare alla luce altri importanti reperti”.

Lo scavo a Collecurti ha avuto inizio nel 1987
su segnalazione di alcuni agricoltori del luogo che, incuriositi, chiesero un parere all’Università di Camerino: all’epoca, alcuni docenti riconobbero dei resti di ippopotamo e rinoceronte e così iniziarono le campagne di scavo nella zona, che permisero di trovare dei reperti davvero importanti. Molti di essi sono custoditi al Museo delle Scienze dell’Università di Camerino, altri invece, altrettanto importanti, sono ospitati nel laboratorio-museo paleontologico di Serravalle di Chienti.

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