268 attività produttive per un investimento complessivo di 10milioni di euro. Questo è quanto è stato e sarà erogato dalla Regione Marche per la delocalizzazione delle attività produttive, commerciali ed economiche. Le attività economiche da delocalizzare sono suddivise tra la Provincia di Macerata, la Provincia di Fermo e la Provincia di Ascoli Piceno.

Nel maceratese ci sono all’incirca 236 attività, 6 nel fermano e 26 nell’ascolano. I comuni che hanno chiesto la delocalizzazione sono 39, tra i quali 13 hanno concluso il procedimento, ovvero Corridonia, Gualdo, Bolognola, Montemonaco, Montefortino, Pioraco, Smerillo, Tolentino, Valfornace e Castel di Lama. Mentre in modo parziale stanno concludendo anche Fiastra, Montecavallo, Amandola e San Ginesio.

Nelle città in cui le procedure sono state ultimate, le attività potranno riprendere entro il prossimo autunno. Alla fine di giugno verranno inaugurate altre attività a Valfornace e a Pioraco, mentre nelle settimane precedenti a Montefortino e a Corridonia.