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Terremoto: ecco i problemi per la ricostruzione

Svelati i problemi legati alla lentezza nella ricostruzione

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Una delle tante zone di Visso crollate per il terremoto del 30 ottobre

I problemi nella ricostruzione post-sisma continuano ad essere al centro dei dibattiti, soprattutto durante il convegno tenutosi a Treia il 6 maggio, “Ricostruire la Contemporaneità”. Uno dei problemi maggiori è stato presentato dall’Assessore Regionale Angelo Sciapichetti, il quale ha evidenziato la carenza dei progetti presentati. Ma questo è solo un aspetto delle difficoltà incontrate per la ricostruzione.
Uno dei problemi maggiori è stato evidenziato dai sopralluoghi FAST, che hanno evidenziato quanto una ricostruzione veloce sia possibile solo per una parte ristretta di edifici. Un altro aspetto è inerente alle problematiche che possono essere create dalla ricostruzione veloce, poiché gli interventi di risanamento non portano a grandi risultati, esattamente come è successo all’Aquila dopo il terremoto del 1997.

Parlare di ricostruzione oggi, più di ieri, – spiega il Presidente dell’Ordine Enzo Fusarisignifica quindi studiare il territorio in modo tale da restituire un patrimonio edilizio che possa affrontare con successo gli eventi futuri che caratterizzano inevitabilmente una zona sismica. Non è un caso infatti – continua Fusari -che solo ora sta per partire lo studio della microzonazione sismica, si sta parlando di predisporre linee guida per le zone maggiormente distrutte, ci si sta interrogando su come rapportarsi con le aree problematiche come i dissesti idrogeologici e con la diffusione degli abusi edilizi, gli uffici tecnici comunali stanno ancora ragionando in merito agli aggregati, ci si sta inventando come sopperire all’assenza di documentazione a seguito della distruzione degli archivi comunali“.

Al momento l’unica cosa sperata è che i fondi che dovranno essere utilizzati per la ricostruzione siano spesi con intelligenza, sia per gli edifici sia per ridare attrattiva ai territori colpiti, già sottolineato più volte dall’Ordine degli Architetti di Macerata.

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