“Canta come cantavo io alla sua età. E’ una delle cantanti emergenti che cantano il vero blues. So che sfonderà” – Koko Taylor definì così Nora Jean Bruso (Elnora Jean Wallace, 1956, Greenwood, Mississippi), settima di sedici figli, cresciuta in una famiglia dedita alla musica e trasferitasi a Chicago a 19 anni, ripercorrendo il viaggio della storia del blues sulla la mitica Route 66.

Nora Jean approda nel suggestivo scenario della piazza Vittorio Emanuele II di Cingoli, con la monumentale facciata rinascimentale del Palazzo Comunale a far da sfondo, introdotta da due brani della band di supporto, davanti ad un pubblico che fino a quel momento stenta ancora a scaldarsi.

Per la serata di chiusura dell’edizione 2016 del San Severino Blues Festival, sotto la direzione artistica di Mauro Binci, Nora Jean è accompagnata dalla Luca Giordano Band (Luca Giordano – chitarra, Fabrizio Ginoble – tastiere, Walter Cerasani – Basso, Lorenzo Foliandri – batteria), una blues band italiana dalle pulite timbriche jazzy che già raccolse ottimi consensi accompagnando Sugarray Rayford e Sax Gordon in quel di Pollenza, per l’edizione 2015 del Festival.

Posti esauriti in platea e parecchio pubblico in piedi, nel clima favorevole delle balcone delle Marche, Nora Jean scalda subito i cuori con un timbro vocale caldo e ottima tecnica rasp che richiama senza timori regine del blues del calibro di Koko Taylor e Big Mama Thornton.

Alternando la propria produzione a classici immortali del repertorio blues, twelve-bar blues a ballads melanconiche e a ritmiche più accelerate tipiche dello Chicago rythm’n’blues, Nora Jean tiene il palco per due ore improvvisando continue variazioni, producendosi in articolati preziosismi vocali mai forzati.

Il pubblico apparentemente composto, lascia partire applausi tra un brano e il successivo o al termine di un assolo (bravissimi qui Giordano alla chitarra e Ginoble all’organo Hammond). Tutti i piedi e sotto il palco per il bis, invece, dove Nora Jean travolge letteralmente la platea che, come liberata da ataviche catene, mani al cielo, balla e si scatena.

Una bella serata di Ferragosto nel congedarsi dalla quale il direttore artistico Mauro Binci ringrazia e rinnova l’appuntamento alla prossima edizione.

Testo e fotografie di Simone Luchetti
simoneluchetti.com