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Don Camillo e… il vero volto di Fernandel

Agli incontri con l'autore, venerdì 13 maggio, arriva il giornalista Fulvio Fulvi

L'attore Fernandel, ovvero Fernand Joseph Desiré Contantin, nei panni di don Camillo

Il vero volto di don Camillo. Vita & storia di Fernandel” è il titolo del volume del giornalista settempedano Fulvio Fulvi, collaboratore del quotidiano “Avvenire”, che verrà presentato venerdì 13 maggio, alle ore 21, al teatro Italia nell’ambito della rassegna “Incontri con l’Autore” promossa dai Teatri di Sanseverino, in questo caso con la collaborazione con la Fondazione Claudi.

L’incontro sarà introdotto dal giornalista Maurizio Verdenelli e dal direttore artistico dei teatri settempedani, Francesco Rapaccioni, alla presenza del sindaco, Cesare Martini, e dell’assessore comunale alla Cultura, Simona Gregori.

Nel volume pubblicato da Ares, dove si possono leggere anche i contributi di Giancarlo Giannini, Pupi Avati, Paolo Cevoli e Alberto Guareschi, viene tracciata una speciale biografia del grande attore francese nato a Marsiglia nel 1903 col nome di Fernand-Joseph-Desiré Contandin che si ritrovò appiccicato il nome d’arte dalla suocera quando, alle presentazioni ufficiali per l’annuncio del fidanzamento, ebbe a esclamare: “Et voilà le Fernand d’elle!“.

Dopo aver provato mille mestieri, Fernandel bruciò tutte le tappe una volta datosi al lavoro di comico. Fu chiamato da Mario Soldati in una sua pellicola scritta insieme a Garinei & Giovannini, Marcello Marchesi, Monicelli e Steno. Ma la sua vera fama arrivò con “Don Camillo” dove Fernandel vestì per la prima volta i panni del prete alle prese con le continue diatribe col sindaco comunista Peppone. Nel libro si racconta che Papa Pio XII invitò l’attore francese in Vaticano per un incontro dicendogli: “Voglio conoscere il prete più celebre al mondo dopo di me”. Ma pochi sanno delle infinita produzione di Fernandel, con più di centoventi film all’attivo, ma anche delle sue amicizie, della sua famiglia, della sua fede, dei suoi personaggi. Tutto questo viene ricordato ora dal giornalista Fulvio Fulvi che per una volta separa il duo Peppone – Don Camillo per approfondire il rapporto del grande attore d’Oltralpe con il personaggio in talare della Bassa.

il giornalista Fulvio FulviFernadel, ovvero Don Camillo. Don Camillo, sì, insomma, Fernandel. Sull’identificazione tra attore e personaggio sono stati spesi fiumi di inchiostro, ma in questo caso realtà e finzione – spiega l’autore del libro, Fulvio Fulvi – si sono come fuse in un’unica identità, difficilmente distinguibile. Eppure Fernand Joseph Desiré Contantin, questo il nome intero del protagonista del presente libro, è stato come uomo, marito e padre, ma anche come attore, molto altro rispetto al prete burbero ma santo che la saga guareschiana gli ha cucito addosso rendendo insieme imperitura la sua fama“.

Fulvio Fulvi è giornalista professionista. Ha lavorato nelle redazioni dei quotidiani “Il Messaggero”, “Il Centro”, “Il Mattino dell’Alto Adige” e “Avvenire”; del settimanale “Di Tutto” e dei mensili “Bell’Italia” e “Conde Nast Traveller”. Collabora con diverse testate, occupandosi di spettacoli, cultura e viaggi. E’ autore anche di diversi libri.

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